Castel Gavone

Castel Gavone

Storia del secolo XV

i salgono e non si scendono mica in un batter d'occhio! --Cinquantadue! Tanti ce n'ha dal pian terreno al terrazzo. --E appunto lassù ho dovuto apparecchiare. Hanno voluto così.-- Mastro Bernardo rimase lì a mezzo, colla mano sullo schidione e le ciglia inarcate. --Che diavolo!--gridò egli sbalordito.--Sul terrazzo? in fin di novembre? --La giornata è bella;--notò il ragazzo.--I due messeri hanno detto che par primavera e vogliono profittarne per godersi la vista.... --Della Caprazoppa!--interruppe l'ostiere. --Eh, già, della Caprazoppa;--soggiunse il Maso.--Voi stesso, padrone, non dite che la valle è stretta, ma bella a vedersi? E poi, non si vede soltanto la Caprazoppa, di qua. Si guarda a manca, e si vede il mare; a destra, e si vedono le case del borgo, il castel Gavone e la roccia, di Pertica, Così l'hanno intesa i due forastieri, e, scambio di mettersi a tavola, sono andati a sedersi sul mure

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