La sorella

La sorella

arla d'altro? ATTILIO. Come amor entra in un cuore, ne scaccia ogni altro pensiero, perché vuol regnar solo. EROTICO. (Ma Idio non mi dia cosa che desio, se non ne farò vendetta tale, qual merita il mio dolore e la rabbiosa gelosia). TRINCA. Salutatelo. ATTILIO. Signor Erotico, buon giorno. EROTICO. (Mi dá il buon giorno chi desia darmi il malanno. Ma sará ben che gli parli; ché, se non posso impetrar da lui che la lasci, impetrare almeno che la lasci per qualche giorno). Idio vi salvi, signor Attilio. ATTILIO. Come state? EROTICO. Tal che non posso trovar modo per dolermi del mio dolore. ATTILIO. Di che vi dolete? EROTICO. Che non si trova piú fede né amicizia, perché un che mi credea fidel amico, sotto color d'amicizia m'ha tradito e assassinato. ATTILIO. Costui sará il piú tristo uomo del mondo. EROTICO. Tal lo stimo io. ATTILIO. Ditemi, di grazia, chi si

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